Laigueglia 23/02/2014

 

E' fatta, il Laigueglia 2014 è solo un bel ricordo.

I risultati sono stati molto superiori alle aspettative , ben dieci i partecipanti e tutti hanno concluso la competizione.

Complessivamente il nostro team si è piazzato in 46 posizione nella classifica per team su 900 gruppi iscritti.

Quasi tutti hanno approffitato del bel tempo per organizzare il fine settimana al mare ,solo Ugo e il Raffa si sono sobbarcati la levataccia per poi ritrovarsi alle 8.15 sul lungo mare di Laiguela .

 

Ma facciamo un passo indietro riviviamo, con gli occhi di Roberto ,come ha interpretato la granfondo cercando il proprio limite.

 

Ore 7.00, la sveglia suona e Giuseppe ci spiega la seconda parte della lezione di stretching intrapresa la sera prima, scendiamo giù per la colazione e ci vestiamo per la gara; tutti con l’estivo tranne Giuseppe che non riesce a rinunciare a ‘sta benedetta Gabba…secondo me ha le provvigioni da Castelli!

 Raggiungiamo gli altri e perdiamo pezzi strada facendo causa prostata debole

e.

Il tempo di qualche foto ricordo e ci piazziamo in griglia anche se non siamo campatti; io mi ritrovo con Giuseppe, Marco, Raffa e Fabrizio.

Ore 9.30 i primi partono e circa 15 minuti dopo partiamo anche noi.

Si parte forte, non al limite ma quasi e ci gestiamo bene cercando di rimanere insieme anche se Raffa fin da subito ci perde di vista e rimane incastrato in un gruppo dietro.

Arriviamo al primo strappetto e saliamo senza strafare rimanedo compatti, io, Giuseppe, Marco e  Fabrizio.

Il gruppo aumenta il tiro e viaggiamo sempre attorno ai 42 orari verso la prima salita.

Ci stupiamo perché in tutto questo non abbiamo ancora raggiunto la Capitana che a questo punto sta pedalando davvero forte.

Verso il 25mo km raggiungiamo Ugo che fatica a parlare e sta tirando come un matto.... ci compattiamo intorno a lui ma il nostro ritrmo non lo fa sentire a suo agio.

Al 30mo Km circa raggiungiamo Sergione e la Nuccia che superiamo per scollinare e proseguire nel percorso.

 

Iniziano dei lunghi tratti in discesa e tra me, Giuseppe, Marco e gli altri si crea un vuoto…

Cerchiamo sempre la ruota dei più forti in modo da prendere il trenino giusto e faticare il meno possibile ma in realtà il cuore è sempre in gola e la tensione, specie in certe discese tecniche, è a mille!

Arriviamo al primo ristoro volante, io e Giuseppe…Marco ha perso un paio di minuti in discesa ma decidiamo di non fermarci e proseguire alla volta della seconda salita!

Il paesaggio è spettacolare ma facciamo fatica a goderne.

Inizia la salita e fin da subito il mio fisico mi fa notare che non è una giornata al top per me e perdo terreno da Giuseppe

 

che invece sale agile con uno stambecco.

Arriviamo al 2° ristoro e ritroviamo Marco che ha recuperato terreno in salita; il tempo di rifocillarci un po’ e ripartiamo.

Il percorso si alterna tra discese dove riperdiamo Marco e salite dove lui recupera alla grande.

Purtroppo per ben due volte i crampi mi fermano e mi costringono a scendere dalla bici.

Confortato da Marco, risalgo e pedalo seguendolo lentamente…il buon Marco mi ha fatto da crocerossina e mi ha aspettato.

I Km alla fine sono sempre meno e nell’ultima veloce discesa vediamo sfilare i cartelloni gialli indicanti dapprima i 5Km alla fine e pian piano arriviamo all’ultima salita.

La temiamo molto, psicologicamente è stata categorizzata come la più dura…saliamo al nostro ritmo e Marco giustamente se ne va mentre Giuseppe ormai è a qualche minuto da noi.

Mi fermo una seconda volta per i crampi ma non mi demoralizzo…il tempo di stirarmi un po’ e riparto…mancano 500m alla fine ma sembra che il traguardo non arrivi mai!

Eccolo, finalmente il tappetino dell’arrivo, la voce dello speaker…passo sul tappetino e quel “beep” mi fa rinascere…vedo subito Marco e Giuseppe e ci facciamo i complimenti per come abbiamo gestito la corsa.

Ci fiondiamo giù alla volta di Alassio e decidiamo di fare una sgambatina fino a Laigueglia per sciogliere le gambe.

Rientriamo in albergo perché la voglia di rilassarsi e fare una doccia è tanta.

Tra messaggi e chiamate varie, siamo pronti al rientro in quel di Lainate, non prima di aver divorato un paio di panini in autogrill. 

 

Il mio invece è il racconto di chi sta in coda al gruppo.

 

Alle 8.40 eravamo in griglia , il sole già alto scaldava tutti i partecipanti.

Finalmente dopo un'interminabile attesa , e adrenalina a mille , alle 9.30 prende il via la manifestazione.

La prima griglia ,con i favoriti e tutte le donne ci sfila davanti e solo alle 9.50 circa partiamo.

Per primo parte Ugo , dopo pochi minuti parto Io e di seguito gli altri un poco più attardati.

Il mio obbiettivo era testare le precarie condizioni di preparazioni dovuti dal tempo e da qualche acciacco che da inizio anno mi sta tormentando.

Subito la frenesia mi porta a raggiungere alte velocità ,purtroppo dopo Alassio il primo e unico incidente .

In discesa in una svolta a sinistra , un gruppo di ciclisti, probabilmente a causa di un contatto, si è ritrovato a terra , mentre passavo ne ho contati almeno otto , alcuni di questi con lesioni importani, per fortuna i 

nostri compagni Nuccia e Ugo , che si trovavano più avanti , non sono stati coinvolti.

Proseguo e dopo alcuni km , sempre sull'Aurelia raggiungo Ugo , lo invito ad accodarsi, ma dopo un poco mi accorgo di essere ancora solo, la velocità è sempre sostenuta.

Lascio il mare e i primi strappi mi consigliano di rallentare , ma non vedendo ancora  Nuccia continuo nell'inseguimento.

Solo a metà della prima salita la raggiungo , la mia rincorsa è finita.

Proseguo al suo passo e dopo pochi minuti vengo superato da Giuseppe e Roberto che salutano e proseguono nel loro proposito.

Marco si ferma qualche secondo con noi per scambiare qualche battuta ,per poi ,da me invitato,riunirsi ai fuggitivi.

La prima asperità è quasi terminata ed ecco spuntare la figura di un superlativo Fabrizio che saluta e prosegue.

Dopo il primo ristoro incomincia la lunga e tecnica discesa, che affrontiamo con la giusta prudenza.

Sul lungo falsiopiano che porta alla seconda salita arriva Ugo , che per un tratto ci scorta , fino all'imbocco della seconda salita , dove la differenza di passo è ben evidente e presto siamo costretti a rallentare.

Alla fine dell'ascesa è posto il secondo e ultimo ristoro ,alle nostre spalle vediamo con piacere comparire il duo  Juan e Cesare , che si fermano con noi qualche istante , prima di buttarci giù nella lunga discesa.

All'inizio riusciamo a tenere il passo dei nostri amici ma poi in un falso piano, prima dell'ultima parte della discesa, li perdiamo di vista.

La discesa e molto bella con curve secche e tratti di scorrimento veloce .

Siamo in valle i primi sintomi della fatica si vedono sui nostri volti.

Dopo un breve tragitto nel vallone siamo all'imbocco del Paravenna .

Accidenti Ugo ha bucato , mi fermo e mi sincero della situazione , vedendolo già nella fase terminale della sostituzione della camera , riprendo e dopo poco raggiungo la mia compagna di avventura.

La salita è impegnativa e il dislivello già eseguito inizia a farsi sentire .

Purtroppo incominciano i primi crampi , ma decidiamo di tener duro fino alla vetta.

Arriva il Raffa con un bel passo e ci racconta dell'incontro con la salamella dell'ultimo ristoro.

Siamo quasi in cima , nel tratto più duro si ricongiunge a noi Ugo, anche lui provato .

Finalmente siamo sulla costa ,che conduce alla conclusione della corsa .

Ugo si incarica di trainare il trio fino all'imbocco della salita .

Eccoci sull'ultima erta ,sembra un girone dell'inferno Dantesco .

Sui lati ciclisti in preda a crampi , alcuni gettano addirittura a terra la bici .

Ora tocca a noi , proseguiamo con riserva , ma accidenti ricompaiono di nuovo i crampi a Nuccia  .

Non possiamo fermarci a 3 km dal meritato traguardo.

Stringiamo i denti e con qualche piccolo aiutino arriviamo al traguardo.

Il Raffa e Ugo erano li ad attenderci.

Dopo il giusto ristoro giù in picchiata fino ad Alassio , per poi ritornare alle nostre vetture parcheggiate sul lungo mare di Laigueglia .

 

L'esperienza è stata senz''altro piacevole, di seguito riporto i risultati da noi ottenuti.

Concludo con una sorta di pagella per valutare la dei nostri soci in relazione alle loro possibilità:

Giuseppe voto 10     Agile come uno stambecco si inerpica con fare leggero sulle erte più insidiose e dimostra una buona capacità nel distribuire le forze.

Marco      voto 10     Imprendibile in salita , un po' meno in discesa ,sempre disposto ad aiutare tutti e molto bravo nel dosaggio dello sforzo.

Roberto    voto  9     Un buon passista scalatore ma ancora da migliorare la gestine della gara.

Juan        voto 10    Sempre in crescita, scortato dal tutor personale dimostra una grande volonta e capacità innata.

Cesare     voto 8     Vista la sua preparazione poteva ottenere di gran lunga il miglior tempo, ma 10 per il suo comportamento finalizzato alla crescita del suo allievo.

Fabrizio    voto 9     Un buon passista in crescita di condizione , ancora non pronto per salite ripetute.

Raffaele    voto 7     Decisamente fuori condizione , ma affronta tutto con il sorriso e il giusto approccio , aiutato dal suo personalissimo doping .... le salamelle.

Ugo          voto 9    Gli anni non gli consentono di competere con i più giovani , ma con la sua tenacia e caparbietà lo portano subito a ridosso dei primi.

Sergio      voto 8    Gli accacchi di questo periodo lo hanno depresso , ma ha svolto con volontà e determinazione il suo compito di buon marito.

Nuccia     voto 8     Buona la prestazione, nonostante i crampi ,sicuramente migliore dell'anno precedente conclusa con il carro scopa.

 

Spero di aver espresso al meglio tutte le emozioni che ci anno coinvolti in questo fine settimana , e perdonatemi se non vi riscontrate nei giudizi espressi .

Ciao e al prossimo appuntamento di domenica 2 Marzo alla Randonnèe del Ticino.

Sergio