Stanchi delle interminabile pioggie  ,decidiamo di fare una pazzia.

Il Venerdì sera ci ritroviamo in sede e discutiamo della scarsa preparazione dovuta da un tempo inclemente che si protrae da dicembre.

Il Laigueglia è alle porte , alcuni di noi propongono di spostarci verso Sud per fare chilometri e dislivello in tutta tranquillità.

La scelta della località di partenza cade su Maranello .

Domenica si parte alle 7.20 verso la destinazione , ma durante il viaggio lo sconforto ci assale , il tempo non migliora.

Arrivati al parcheggio della Ferrari prepariamo le nostre bici ,in mezzo alla foschia .

Si parte ,seguento una traccia caricata sul gps verso le prime colline , dopo un primo tratto vallonato incomincia la prima ascesa.

Salendo verso la vetta la nebbia ci accoglie , fitta a tal punto da perdere di vista il primo della fila.

Sembra di partecipare alla coppa Cobra , del ragionier Fantozzi , i più pessimisti preannunciano anche la bufera di neve allo scollinamento .

Ma per fortuna a circa 600 metri sul livello del mare la nebbia si dissolve e come per incanto lascia lo spazio ad un paesaggio verdeggiante.

La prima salita termina a Zocca ( il paese di Vasco Rossi) dove ci ricompattiamo per un breve ristoro e una foto di gruppo.

Si riparte verso Pavullo nel Frignano , una lunga discesa tecnica e soprattuto con pochissimo traffico , che consente di ammirare il paesaggio.

 

Ora siamo in valle , attraversiamo il ponte sul  fiume Panaro (di colore blu turchese) e si ricomincia a salire verso Pavullo .

La scarsa preparazione incomincia a mietere le prime vittime , ma l'orgoglio e un minimo di incoscenza ci accompagna fino alla sommità di questa lunga salita.

Arrivati in paese ci rifocilliamo e "contiamo il solito cadavere" , ma mancano ancora due asperità , per fortuna più brevi ma sempre impegnative.

Ci avviciniamo all'ultima salita e il buon senso svanisce , i più in forma si gettano alla conquista della vetta , mentre i più saggi proseguono a velocità molto controllata.

In cima ci riuniamo e dopo aver terminato le asperita ci buttiamo nella lunga discesa  di 20 Km che ci riporta alle nostre vettute.

Al parcheggio arriviamo in gruppo , l'euforia si fa strada e tutti insieme vogliamo immortalare l'evento con una foto di gruppo davanti all'ingresso dello stabilimento .

Ringrazio tutti i partecipanti , per il supporto morale portato alla nostra "Capitana"

che ha finito il percorso di 108 Km e 1800 metri di dislivello con le propie gambe.

Un plauso va a Juan e Ugo per la continua crescita dimostrata nella lunga giornata.

Che dire dei nostri "daini" Cesare e Marco ,sempre più imprendibili.

Ora il Laigueglia non fa più paura !!!!!!

Ciao  

Sergio